
L'Unicomart, associazione di commercianti, artigiani e artisti di Castellaneta, esprime il proprio parere circa il prossimo evento carnevalesco organizzato dall'Amministrazione comunale in zona via San Francesco-portici di parco Valentino.
Un parere assolutamente negativo, non solo per i 6.100 euro "prenotati" (delibera di giunta n.21 del 22 febbraio scorso), per la perfetta organizzazione di una festa, proposta da un'agenzia di comunicazione all'assessore alla Cultura Anna Rita D'Ettorre, che partirà alle 17 e si concluderà a mezzanotte.
«Siamo assolutamente favorevoli ad ogni tipo di iniziativa atta a favorire il commercio, il turismo e l'aggregazione nella nostra città - attaccano i soci Unicomart - ma non possiamo certo esimerci dal fare alcune considerazioni: in primis, non condividiamo le modalità e i criteri di assegnazione di fondi, crediamo che questi eventi meriterebbero un'attenzione particolare e che abbiano bisogno del coinvolgimento di tutte le associazioni di Castellaneta, al fine di contribuire alla crescita del territorio.
Ci sembra impensabile - aggiunge poi Unicomart - che si organizzi un evento commerciale senza ascoltare il parere dell’associazione cittadina che tutela i commercianti.
Riteniamo, inoltre, che sarebbe stato più saggio estendere l'iniziativa ad altre vie di Castellaneta e non solo nella zona portici di via San Francesco.
L’agenzia organizzatrice - chiariscono gli attivisti dell'associazione - avrebbe dovuto interfacciarsi preventivamente con tutte le attività commerciali coinvolte dall’evento, per raccogliere idee e suggerimenti utili alla costruzione della serata, anziché presentare un pacchetto già pronto.
Infine ci chiediamo se davvero questo evento per come è stato pensato e strutturato possa essere di reale beneficio per l'economia dei negozianti e per l'immagine di tutta Castellaneta.
La nostra idea associativa è differente - concludono i commercianti Unicomart - e resta improntata sulla partecipazione e sul coinvolgimento di tutte le realtà.
In questo momento storico davvero difficile per l'economia locale siamo fermamente convinti che ci sia l'urgenza di cambiare rotta rispetto al passato, utilizzando metodologie differenti. Magari far sedere tutti attorno ad un tavolo per confrontarsi e proporre soluzioni potrebbe essere già un buon inizio».
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