
Anche il Partito Democratico di Castellaneta, con il suo capogruppo in consiglio comunale Gianni Di Pippa, si scaglia contro l'Amministrazione Gugliotti, rendendo note le motivazioni dei giudici contabili che hanno bocciato il "Piano di riequilibrio finanziario pluriennale" del Comune di Castellaneta.
«Emerge l’inattendibilità ed incongruenza degli equilibri programmati - ha dichiarato Di Pippa citando i rilievi più pesanti -. Nelle 87 pagine emerge chiaramente “l’alterazione della veridicità dei documenti di bilancio e occultamento della reale situazione finanziaria dell'ente", il "sottodimensionamento delle poste contabili" e il "rinvio a lungo termine del formale riconoscimento dei debiti fuori bilancio di rilevante entità, con ciò procrastinando una sofferenza finanziaria grave e pericolosa".
In ragione della gravità e antigiuridicità delle condotte e omissioni riscontrate - ha aggiunto Di Pippa - la Corte dei Conti ha inoltrato la deliberazione alla competente procura regionale della Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica di Taranto.
Un'accusa pesantissima - rincara la dose Di Pippa - quella rivolta al Comune di Castellaneta: "La mancanza di una rappresentazione veridica e attendibile della situazione economico e finanziaria dell’ente, all’atto di avvio della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, inficia ab origine il piano di riequilibrio e la sostenibilità del percorso di risanamento. Il piano, per come adottato dal Comune di Castellaneta, non risulta proporzionato alle problematiche finanziarie esistenti e idoneo, sia in termini di competenza che in termini di cassa, al risanamento finanziario dell'Ente."
Il giudizio finale della Corte dei Conti è una bocciatura piena. L'amministrazione comunale, il 10 dicembre scorso, ha impugnato la decisione dinanzi alle Sezioni Riunite in sede giurisdizionale della Corte dei Conti di Roma. Solo un miracolo potrà ribaltare le numerose contestazioni individuate dai giudici e per il bene della comunità che si ritroverebbe a pagare le conseguenze di una cattiva gestione amministrativa, auspico che questo prodigio possa avverarsi.
I responsabili politici di questo a dir poco disastro - la chiosa di Di Pippa - prendano atto del proprio fallimento amministrativo e per il prossimo futuro si concedano un “quinquennio sabbatico”».
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