Discarica Diseco di Castellaneta: Vianello interroga il ministro dell'Ambiente

Il problema lo aveva sollevato con diversi interventi l'ex consigliere comunale Leonardo Rubino. Poi era toccato al M5s nelle sue articolazioni cittadine e locali, fino al deputato pentastellato Giovanni Vianello che ha presentato un'interrogazione al ministero dell'Ambiente.

Si parla della vecchia discarica Diseco di Castellaneta, inattiva dal 2001 senza che siano mai avviate le formali procedure relative alla chiusura. Secondo Vianello, inoltre, "dal 2005 la Diseco rientra nella perimetrazione delle aree Sic e del parco regionale Terra delle Gravine, senza una adeguata messa in sicurezza, nonostante periodicamente emergano preoccupazioni e allarmi sulle condizioni in cui versa l’area prima adibita allo smaltimento di rifiuti"

Le precedenti iniziative avevano coinvolto anche l'amministrazione comunale di Castellaneta, con il sindaco Giovanni Gugliotti oggi candidato alla guida della Provincia e, potenzialmente, impegnato nella gestione delle autorizzazioni relative agli impianti di smaltimento. Non vi erano stati grossi passi in avanti rispetto alla questione specifica, probabilmente per tale motivo il M5s ha "calato" l'interrogazione al ministero dell'Ambiente guidato da Sergio Costa (scelto proprio dai pentastellati) "affinché possa valutare anche l’ipotesi di un’attività ispettiva da parte del Comando dei Carabinieri per la tutela dell’Ambiente. Vi sono anomalie e criticità che vanno prese in considerazione con il fine di valutare ed eventualmente bloccare i potenziali danni ambientali o sanitari".

La Diseco di Castellaneta, secondo la ricostruzione di Vianello, ha svolto attività di smaltimento per oltre 14 anni, inizialmente solo al servizio del Comune di Castellaneta, allargando il proprio raggio d'azione anche ai comuni dei bacini TA-1, TA-2 e BA-3, e ampliando di fatto la capacità complessiva della discarica a ben 1.032.000 metri cubi.

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