CastStory: L'apparizione della Madonna e la chiesa Mater Christi | © n.c.Nasce da una ricorrente leggenda la storia della chiesa rurale castellanetana dedicata alla Mater Christi.
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Leggenda vuole che la costruzione sia stata eseguita in seguito all’apparizione della Madonna in quel luogo.
A guardare i documenti dell’epoca sembra però che non si trattasse di pura leggenda.
Ci si può credere o no, ma dai processi curiali emerge la conferma di un prodigio convintamente avvenuto con l’apparizione della Madonna la quale esprimeva il desiderio che la propria immagine fosse venerata con più decoro, trovandosi confinata in una cripta che nessuno curava più.
Nel processo di constatazione della verità, intentato dal vescovo dell’epoca e dai suoi successori fino al vescovo Montesoro (1710), la verità del prodigio venne affermata, accertata e verbalizzata con dichiarazioni testimoniali rese in forma ufficiale al Notaio Apostolico.
Dichiarò sotto giuramento Giovanni Cianci, età 60 anni, di aver sentito da suo padre Antonio Cianci e da molti altri suoi antenati che suo zio Grazio Antonio Cianci, persona timorata di Dio, ebbe una rivelazione dalla Madonna Santissima.
La dichiarazione dello stesso tenore venne resa, nella medesima occasione, anche da Nicolao Mastromore di Castellaneta, età 75 anni, da Sario Antonio Barberio di Castellaneta di circa 70 anni e Marco Antonio Lo Terruso di Castellaneta di 65 anni.
Tutti dichiararono che il fatto era avvenuto circa 60 anni prima e che l’immagine affrescata della Madonna fu trovata “in una grotticella sita dentro d’un podere dell’Abate Orazio Follerio”.
Per iniziativa di quest’ultimo, ma anche con il concorso dei fedeli, fu costruita la chiesa dove la Madonna Mater Christi da allora potè essere onorata con decoro e festeggiata nella ricorrenza della Domenica in Albis.
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