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La tradizione resta viva: torna il falò di San Giuseppe con l'albero della cuccagna

Il piazzale Mitch in contrada Zirifico Il piazzale Mitch in contrada Zirifico

Insieme a musica e divertimento per tutti, il prossimo 19 marzo con inizio alle 19, in contrada Zirifico (Piazzale Mitch) si terrà una serata, organizzata dal "Motoclub Free Bikers Group Castellaneta" del presidente Michele Viverito, ideata nel segno della tradizione popolare con la riproposta di eventi antichi mai sopiti: il falò di san Giuseppe e l’albero della cuccagna.

Chi ha un po’ di anni ricorda bene l’antica tradizione dei falò, la cui accensione segnava il desiderato passaggio dall’inverno alla primavera.

Riscoperto nel segno della tradizione popolare il rito, legato alla festività di San Giuseppe, ha il significato di purificazione ma anche di rigenerazione ed è accompagnato da una presenza festosa, in un clima di allegria, dei partecipanti sistemati in circolo davanti alle fiammeggianti cataste di rami d’ulivo, sarmenti e altri scarti derivanti dalla potatura. Il fuoco riscalda e illumina, allontana tristezza e paura e porta via le componenti negative della stagione fredda.

Ancora tra le consuetudini della tradizione popolare, tempo fa immancabile, vi è l’albero della cuccagna.

Un palo molto alto alla sommità del quale veniva posta una ruota che sosteneva i premi da conquistare.

I premi consistevano quasi sempre in generi alimentari appesi con dovizia e a disposizione di chi riusciva a raggiungerli, arrampicandosi in un percorso difficile essendo il palo abbondantemente ricoperto di grasso scivoloso.

I volontari che si cimentavano erano parecchi ma salire era davvero difficile.

In un caso o nell’altro erano favoriti i soggetti brevilinei (cioè non molto pesanti) con eccellenti muscoli forgiati dal lavoro manuale quotidiano.

La regola era unica e semplice: il primo che riusciva a salire fino in cima si aggiudicava i premi.

Tuttavia c’erano delle strategie perché i concorrenti sapevano che i primi assalti servivano solo a prendere confidenza e a togliere un po’ di grasso. Per vincere bisognava avere occhio e scegliere il momento giusto, quando il palo era parzialmente (ma non troppo) ripulito dai concorrenti precedenti. Spesso accadeva di doversi arrendere a pochi centimetri dal traguardo con una rapida e scivolosa ricaduta.

Poi, quando la meta sembrava a portata di mano, arrivava l’assalto vincente, intrapreso con intrepido coraggio, e la conquista dei premi.

Di questo gioco veniva apprezzata la valenza popolare diventando il target di feste organizzate da associazioni politiche o sindacali. Una vera festa popolare per la quale gli organizzatori utilizzavano uno spazio ampio (la piazza, o uno slargo rurale periferico quando il gioco veniva associato ai falò) per consentire una folta presenza di pubblico che, in cerchio, calorosamente osservava e commentava i tentativi dei partecipanti.

Tutto questo accadrà come detto anche quest'anno e a far da cornice ci saranno gli immancabili stand enogastronomici con panini con salsiccia, birra e crepes dolci con dj set. Ulteriori informazioni al 389 6721700.

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