Voti a Massafra
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Alle regionali pugliesi appena concluse, gli elettori di Massafra hanno distribuito 10.489 preferenze tra i candidati al consiglio regionale: di queste, 6.180 sono andate ai sette massafresi in lista, mentre 4.309 – circa il 41 % – hanno premiato aspiranti consiglieri di altri comuni della provincia e del resto della Puglia.
Nonostante il buon numero di voti raccolti in città, nessuno dei candidati massafresi è riuscito a conquistare il seggio.
I nomi locali schierati in questa tornata erano Fabrizio Quarto (2.305 preferenze), Raffaele Gentile (1.626), Maria Rosaria Guglielmi (1.000), Isabella Lazzaro (611), Cinzia Perniola (343), Marilena Monaco (159) e Rosa Camardo Leggieri (136). Insieme hanno raccolto oltre sei mila voti, pari a circa il 59 % delle preferenze espresse a Massafra, confermando una presenza significativa ma non sufficiente, alla luce dei risultati complessivi della circoscrizione di Taranto, per far scattare un consigliere della città.
I restanti 4.309 voti si sono «sparsi» su una lunga lista di candidati esterni: in primo piano Renato Perrini (611 preferenze), Antonio Scalera (418), Giuseppa detta Tonia Bove (411), Donato Pentassuglia (314), Rosanna Bussolotto (292), Massimiliano Di Cuia (289), Cosimo Borraccino (187), Raffaele Calabrese (148), Giacomo Conserva (135), Giampaolo Vietri (127) e Annagrazia Angolano (124). Alcuni di loro – come Perrini, Scalera, Pentassuglia, Di Cuia e Borraccino – risultano tra gli otto eletti della circoscrizione, segno che una parte rilevante del voto massafrese ha contribuito direttamente all’elezione di rappresentanti di altri territori.
Nel complesso, quindi, il quadro che emerge è quello di una partecipazione attiva al gioco delle preferenze, ma frammentata tra molti nomi e liste. Da un lato, i candidati massafresi concentrano la maggioranza dei voti cittadini senza riuscire a trasformarli in rappresentanza diretta; dall’altro, una quota consistente di schede premia figure già radicate a livello provinciale, che alla fine risultano elette.
Per Massafra il risultato lascia aperta una riflessione politica: il bacino di oltre 10 mila preferenze mostra un elettorato coinvolto, ma anche la difficoltà di convogliare il consenso su un progetto unitario capace di portare un rappresentante della città in consiglio regionale.
I voti a Massafra
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