
L'Associazione "Luce & Sale" di Palagiano opera da ormai 14 anni sul territorio, quest'anno ha inserito nel suo cartellone di eventi estivi una serata a Palagianello che vedrà portare in scena lo spettacolo teatrale "Rocco & Stella" rivisitazione del testo shakespeariano di Giulietta e Romeo.
La serata sarà quella del 18 Agosto e l'incantevole e suggestivo anfiteatro Madonna delle Grazie farà da sfondo a questa meravigliosa ed emozionante produzione teatrale. A rendere la serata ncora più speciale ci sarà la partecipazione straordinaria del sindaco Labalestra nei panni del principe shakespeariano.
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“Amore è un fumo levato col fiato dei sospiri; purgato, è fuoco scintillante negli occhi degli amanti; turbato, un mare alimentato dalle loro lacrime. Che altro è esso? Una follia discreta quanto mai, fiele che strangola e dolcezza che sana”.
La follia discreta di un esercizio di stile che si appropria dell’universalità di un testo eterno e lo trasporta tra le nostre masserie e i nostri ulivi, questo è quello che Luce e Sale ha fatto con il suo Rocco e Stella, un atto di amore verso l’opera di Shakespeare forse non assoluto quanto l’estremo sacrificio degli amanti nati sotto stella avversa ma sicuramente più prezioso per i nostri cuori, levati da una terra che è stata madre di amori e tragedie, intrecciati e clandestini, popolari e di sangue blu non dissimili da quelle che correvano nella mente del Bardo, solo con molto sole in più.
Ed illuminati da quel tepore sconosciuto ai figli di Albione, che è l’anima di questo sud romantico e torrido, Romeo e Giulietta diventano Rocco e Stella, figli innamorati di due famiglie nemiche, Romanazzi e Caracciolo, i cui nomi risuonano nelle memorie palagianesi forse non con lo stesso spirito tragico, forti però della stessa forza di una memoria comune, che ci trasporta in tempi lontani le cui dinamiche restano ancora così vicine a noi.
Così la fisicità popolare degli attori si riflette nei loro tutt’altro che terreni personaggi, donandoci dei sulfurei Mercuzio e Tebaldo, un Romeo vivo solo per i propri sentimenti ed una Giulietta malinconico oggetto di desiderio. Gli inserimenti delle comari che commentano, a volte con umorismo fulminante, la vicenda lega a doppio filo la dimensione aliena della narrazione con l’anima del paese, le dame dialogano con ritmo e vivacità (e con un paio di performance davvero notevoli in questo caso specifico), la narratrice rompe il quarto muro con grazia e tutto l’esercizio metatestuale di trasformare la messa in scena nell’iniziativa di una scuola di paese, di un’altra messa in scena, sovvertendo i ruoli di figure note nella comunità palagianese (ed illuinandole di toni inediti e sorprendenti) riesce nel proprio intento, complici l’entusiasmo di tutti e l’impegno evidente nella scenografia e nella cura per le luci.
Luce e Sale riesce così a regalarci una tragedia priva dello stigma macabro di un finale già segnato, che si presta a diversi strati di lettura e che, per questo, è perfetta per essere fruita da fasce di pubblico diverse in età e cultura.
E ci porta, insieme al calore di questa terra, la leggerezza che stempera l’animo, come la brezza del nostro mare, nel volerci rendere dolce il concludere che il Bardo non ha trovato altro modo che sigillare con l’eternità della morte l’immensità di un amore.
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