Un atto vandalico con incendio molto probabilmente di materiali in gomma e plastica ha colpito nei giorni scorsi, nel complesso rupestre di Sant’Angelo in Torella, territorio di Massafra, provocando danni gravi agli ambienti ipogei e agli affreschi medievali.
A denunciare l’accaduto è stato Giulio Mastrangelo, presidente dell’Archeogruppo Espedito Jacovelli, che ha annunciato un esposto alla magistratura contro ignoti e ha chiesto maggiore vigilanza per la tutela del patrimonio rupestre, ritenuta indispensabile per evitare nuovi episodi.
Il rogo ha interessato più vani del complesso. Nel primo ambiente è andato compromesso l’affresco di san Michele Arcangelo, datato XII secolo, elemento chiave per la datazione del sito e per la ricostruzione delle tecniche di scavo, analoghe a quelle degli ipogei di Massafra. Nel secondo vano le fiamme e il fumo hanno colpito una Vergine Maria con Bambino in piedi e resti di affreschi, oltre a un’iscrizione sulla volta, annerita dai fumi che hanno raggiunto le parti alte dell’invaso.
Mastrangelo ha parlato di «scempio» e di «giorno infausto», ricordando come il complesso fosse definito da padre Luigi Abatangelo «un piccolo monastero» legato alla grande laura della gravina Madonna della Scala. Secondo il presidente dell’associazione, senza vigilanza non c’è tutela: da qui l’appello all’amministrazione per guardie ecologiche anche volontarie e per un capitolo di bilancio dedicato al patrimonio rupestre.
Sul posto è intervenuto l’assessore ai Lavori Pubblici e Patrimonio, Antonio Cerbino, che ha effettuato un sopralluogo dopo la segnalazione degli studiosi. L’assessore ha confermato che l’area è di proprietà privata e ha annunciato un confronto in giunta con il sindaco per valutare azioni di tutela anche nelle aree private, sottolineando il valore inestimabile del patrimonio storico locale e la necessità di una collaborazione stabile tra amministrazione e associazioni.
La vicenda riapre il tema della protezione dei siti rupestri del territorio, un patrimonio che richiede vigilanza costante e interventi coordinati per preservare memoria, identità e conoscenza da atti di vandalismo che rischiano di cancellare secoli di storia.
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