Santa LuciaUna tradizione antichissima che si tramanda a Mottola da diversi secoli e che tutt’ora non cessa di perdere il suo iniziale bagliore. Si tratta della festa in onore di Santa Lucia, che anche quest’anno grazie all’impegno della confraternita del Carmine e della Caritas animerà le vie del borgo e del centro storico della città.
Il primo punto di questi festeggiamenti è stato un triduo propedeutico alla festività, iniziato lo scorso 10 dicembre e che terminerà domani. Si proseguirà direttamente alla vigilia della ricorrenza, quando al termine della messa al Purgatorio ci sarà una testimonianza di Maria Rotolo, responsabile del centro diurno diversamente abili di Mottola, la quale relazionerà sul tema “Amare con i fatti, non con le parole”.
Il giorno della ricorrenza, invece, la scaletta si articola in quattro messe nell’arco della giornata, al termine delle quali si snoderà la tradizionale processione per le vie del centro, con i confratelli del Carmine che porteranno a spalla la Sacra Effige di Santa Lucia. La banda cittadina intonerà per l’occasione un vasto repertorio di marce pastorali.
Al termine, nella cornice di Largo Purgatorio, è in programma l’appuntamento con la “Festa della solidarietà”, nella quale saranno serviti numerosi prodotti enogastronomici e tanta buona musica popolare a cura del gruppo folk “Canzoniere Mottolese”.
Un culto, quella per la Vergine siracusana, che a Mottola affonda le proprie radici temporali in epoche antichissime. Molti sono i detti popolari legati a questa festività, vista come un momento di transizione tra il buio dell’inverno e l’allungamento delle giornate. Secondo la tradizione, infatti, a partire dal 13 dicembre la luce del giorno aumenterebbe di “un passo di gallina”.
Andrea Carbotti
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