Maria Rosaria Borracci sindaco di Palagianello«Contrariamente a quanto indicato dal consigliere Antonicelli, il Comune di Palagianello non ha in corso alcun contratto (ex. Art. 110, comma 2, del d.lgs. 267/00), bensì, solo ed esclusivamente, contratti sussumibili nella previsione di cui al primo comma della medesima disposizione.
Bisogna inoltre specificare che il Comune di Palagianello non è dotato della dirigenza e che le funzioni dirigenziali di cui all’art. 107 del d.lgs. 267/00 sono esercitate da titolari di posizioni organizzative».
A parlare è il sindaco Maria Rosaria Borracci, in risposta all'interrogazione protocollata qualche settimana fa dal leader della civica "Palagianello Bene Comune" Mino Antonicelli.
Antonicelli, in sostanza, evidenziava ombre nella gestione delle assunzioni presso il Comune di Palagianello (clicca qui per rileggere l'articolo).
«E' necessario ricostruire la storia dell’organizzazione in settore di questo civico Ente - la spiegazione del sindaco - rispetto all’originaria composizione in tre settori:
- il primo adeguamento si deve alla deliberazione di G.C. n. 247 del 27/11/2000, con la quale, fra le altre cose, si procedeva a suddividere l’originario Settore tecnico in due Settori: quello LL.PP.-Urbanistica-Servizi e quello Attività Produttive-Protezione civile;
- con deliberazione n. 7 del 15/01/2004, si istitutiva l’Area della Polizia Municipale;
- con deliberazione di G.C. n. 50 del 15/05/2007 si modificava la struttura dei due Settori tecnici, così come di seguito specificato: il Settore Urbanistica-Attività produttive-Agricoltura e Ambiente ed il Settore LL.PP.-Contratti-Manutenzione e servizi. Inoltre, con lo stesso atto si procedeva a suddividere i due Settori amministrativi in: Settore Amministrativo-Cultura-Personale-Elettorale ed il Settore Affari Generali-Segreteria-Servizi Sociali.
Fatta questa premessa - prosegue il sindaco Borracci - riteniamo che non sussista nessuna violazione di legge, atteso che l’interrogazione, al fine di dimostrare l’asserita illegittimità, richiama la norma di cui al 2° comma dell’art. 110 del d.lgs. 267/00, ed una pronuncia della Corte dei Conti ad essa relativa, nel mentre, come già precisato, il Comune di Palagianello ha, attualmente, in corso contratti inquadrabili nel primo comma della stessa disposizione in relazione al quale non è rintracciabile alcun profilo di illegittimità, non a caso nemmeno tratteggiato nella interrogazione in oggetto.
D’altronde, e si tratta di aspetto significativo, il primo contratto ex art. 110, co. 1, del d.lgs. 267/00, è stato stipulato dal Comune di Palagianello in forza della D.G.C. n. 254 del7/12/2000, senza che mai qualcuno nulla obiettasse a tal riguardo!
Relativamente, al secondo quesito posto da Antonicelli, si osserva che l’organizzazione dell’Ente, specie per ciò che attiene alle sue macro-strutture, spetta alla esclusiva competenza degli organi di governo i quali godono sul punto di ampia discrezionalità. Peraltro, il criterio dell’economicità non è l’unico a cui deve ispirarsi l’agere amministrativo atteso che l’art. 1 della l. n. 241/90, accanto al suddetto principio, ne contempla numerosi altri, fra cui spicca, agli odierni fini, quello dell’efficacia dell’azione amministrativa, principio riconducibile al più generale principio di buon andamento scolpito nell’art. 97 della Costituzione.
E’ evidente, dunque, che l’aumento dei compiti e delle funzioni amministrative assegnati al Comune, nonché della loro complessità, ha reso necessario portare a sei i settori organizzativi, risultando, dunque, inopportuno ripristinare l’originario assetto organizzativo dell’ente.
Quanto, infine, all’ultima domanda si rileva che la procedura di stabilizzazione è espressamente contemplata dalla legge quale valido strumento di accesso ai pubblici impieghi».
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