La pandemia si porta via anche il carnevale. Rimarrà solo il ricordo di un evento non celebrato come è successo per le grandi festività cristiane (Pasqua prima e Natale poi).
Le foto
Da un decennio il carnevale castellanetano cercava di emanciparsi ed assomigliare sempre più a quelli della tradizione pugliese, organizzando la sfilata dei carri e i cortei di mascherine grazie all'associazione "Il Carnevale degli Alunni". Ma anche ideando per l’occasione una maschera.
Si tratta di Peucezio Sbadiglione, la caricatura, creata dall’artista Vito Addabbo, di un antico signorotto che mai si è dato da fare per guadagnarsi da vivere, vestito di una palandrana variamente colorata e pezzata con tasselli giallo-verdi, una calzamaglia a colori differenti, scarponi da contadino e in testa una papalina rosso cremisi dalla quale pende un sonaglino che funge da sveglia ai suoi concittadini.
Una maschera pubblicamente scelta, nel 2010, fra le tante proposte a rappresentare l’evento carnevalesco castellanetano che diventava una manifestazione cittadina, con il contributo oltre che delle scuole anche di molte associazioni locali che mostravano grande attenzione all’aspetto sociale e culturale delle nostra cittadina.
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