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Cimitero, la ditta risponde al sindaco: «Le sue affermazioni sono spregiudicatamente false»

Ingresso cimitero di Castellaneta Ingresso cimitero di Castellaneta

La De Myra srl non le manda a dire. La società che gestisce i servizi cimiteriali del Comune di Castellaneta risponde formalmente al sindaco Gianni Di Pippa, rispedendo con fermezza le accuse al mittente.

Il primo cittadino di Castellaneta, circa una settimana fa, aveva pubblicamente accusato l'azienda barese di aver «ingiustificatamente chiuso al pubblico il cimitero comunale» (clicca qui per rileggere la notizia) e diffidato il legale rappresentante a desistere da ogni successiva simile condotta.

«In merito a quella nota - afferma la De Myra srl - contestiamo il contenuto palesemente propagandistico e contrario ai principi di trasparenza, imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione.

Le affermazioni del sindaco sono spregiudicatamente false perché definisce "improvvisa e ingiustificata" la chiusura al pubblico del cimitero.

In realtà, l’impossibilità di garantire la corretta esecuzione dei servizi cimiteriali e la conseguente necessità di ridurre il servizio per contenerne i costi è stata preannunciata da oltre 2 anni, nel momento in cui si sono accertate le prime situazioni di disequilibrio economico della concessione e, da ultimo, è stata intimata con nota del 20/09/2022 totalmente ignorata dal sindaco e dagli uffici preposti.

Nei mesi, abbiamo protocollato 11 note che il sindaco pro tempore ha deciso di considerare tamquam non esset, non avendo mai assunto posizione in merito alla problematica emersa.

Nel merito, riassumiamo brevemente come gli uffici preposti del Comune di Castellaneta neghino la propria responsabilità afferente all’errata indicazione, in sede di gara d’appalto, di un canone corrispettivo per il servizio di illuminazione votiva quantificato in 84mila euro, rapportato a 7mila punti luce.

Canone - prosegue l'azienda di Gravina in Puglia - sul quale la concessionaria poneva affidamento per la corretta esecuzione dei servizi cimiteriali e che, sin dall’inizio del rapporto contrattuale, è risultato essere di gran lunga inferiore a quanto pubblicato nel bando.

Il Comune infatti, incassa direttamente su proprio conto corrente il canone del servizio luci votive da parte dei cittadini sulla base di un censimento storico evidentemente difforme da quanto indicato a base di gara poiché non verificato né aggiornato in sede di pubblicazione del bando.

Appare assurdo - continua la nota - che il Comune chieda alla De Myra di provvedere ad un censimento (comunque eseguito) a posteriori, subordinando all’esito dei risultati il pagamento di eventuali conguagli.

Di contro, come in passato più volte ribadito, il Comune non ha perso tempo ad accollare alla concessionaria tutti i costi delle utenze afferenti il cimitero (Enel e acqua), per circa 50mila euro annuali di risparmio nelle casse comunali.

Dette somme, aggiunte a quelle non più pagate al vecchio gestore cui è subentrata la De Myra, hanno portato ad un risparmio sul bilancio comunale di circa 130mila euro annui.

Ad oggi, infine, non è dato sapere quanto il Comune abbia incassato nell’anno 2022 per il servizio luci votive, poiché nessuna somma è stata corrisposta alla De Myra per il periodo di competenza e le liquidazioni dei periodi precedenti risultano errate e parziali. 

In conclusione, ad oggi il Comune di Castellaneta risparmia il costo di circa 130mila euro annuali, ha indicato erroneamente l’esistenza di un incasso (84mila euro) che non si è rilevato dell’entità dichiarata (sembrerebbe ammontare a circa la metà) e ritiene che il problema resti di esclusiva competenza della concessionaria, pretendendo la piena esecuzione dei servizi cimiteriali in palese disequilibrio economico.  

Così riassunti per brevità i motivi che comportano l’impossibilità di garantire la corretta esecuzione dei servizi cimiteriali, non resta alla scrivente che sollecitare, ancora una volta, una soluzione bonaria della vicenda, auspicando un efficace e concreto interessamento del sindaco pro tempore (e degli uffici amministrativi), ad oggi, spiace constatare, più orientato a lanciare meri spot propagandistici che alla individuazione di una concreta soluzione tecnico-amministrativa delle problematiche riscontrate, nell’interesse di tutti i cittadini e per il buon andamento della pubblica amministrazione».

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