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Ordinanze di sgombero nel centro storico: 7 case da liberare in pochi giorni

Il centro storico di Castellaneta (vico Muricello) Il centro storico di Castellaneta (vico Muricello)

Sette ordinanze di «sgombero per occupazione abusiva di immobili comunali» a meno di un mese dal Natale. Tanto è bastato per rompere i piani di 7 famiglie, domiciliate nel centro storico di Castellaneta, alle quali ora resterebbe solo una manciata di giorni per liberare le rispettive abitazioni e trovare una nuova sistemazione.

Lo ha deciso il responsabile della terza area del Comune di Castellaneta, il comandante della Polizia locale Francesco Perrone, intimando di lasciare vuoti gli ambienti entro 15 giorni dalla data di notifica del provvedimento (21 novembre): «Altrimenti – si legge nell’ordinanza numero 177 - si procederà, in via amministrativa e senza ulteriore comunicazione, allo sgombero coatto dei locali anche in assenza degli occupanti mentre i beni mobili eventualmente rinvenuti saranno inventariati e custoditi a cura dell’ente ma con spese a carico del proprietario degli stessi».

Tutto nasce dalla delibera di giunta comunale numero 286 del 6 agosto scorso, con la quale furono approvati lavori di riqualificazione di edilizia residenziale comunale nel centro storico, proprio nelle vie interessate dal provvedimento di sgombero: vico Muricello, l’ex residence San Giovanni, vico Cozzariello e vico Montemurro. 

In quelle abitazioni però da tempo vivono cittadini e nuclei familiari con non meglio precisati documenti autorizzativi anche se, per l’opposizione consiliare, non è certamente questo il punto: «Chiediamo tempo e umanità per queste famiglie indigenti» ha chiesto Maria Terrusi di «Fratelli d’Italia», senza entrare nel merito della legittimità del provvedimento e riferendo di aver depositato una richiesta formale sull’argomento all’amministrazione comunale. «Siamo nel periodo più freddo dell’anno – ha aggiunto - e siamo alle porte del Natale, un momento che, almeno in teoria, dovrebbe richiamare tutti, istituzioni comprese, a un surplus di umanità, attenzione e buon senso. Queste famiglie versano in condizioni di estrema difficoltà, spostarle oggi, in pieno inverno, significa esporle a rischi reali, concreti, immediati per la salute, per la dignità, per la sicurezza, soprattutto dei più fragili, dei bambini, degli anziani. Rinviate l’esecuzione degli sgomberi alla prossima primavera, quando le condizioni climatiche saranno più miti e ci sarà il tempo necessario per trovare soluzioni alternative, dignitose e sostenibili. Il rispetto della legalità – ha concluso Terrusi - non è in contrasto con l’umanità».

«Invito tutte le forze politiche ad abbandonare la via della strumentalizzazione - ha invece dichiarato Giuseppe Angelillo di Forza Italia - e dello scontro e di convocare una conferenza dei capigruppo per verificare la documentazione, comprendere situazioni e tempistiche e soprattutto agire, tenendo presente le esigenze dell'ente e dei cittadini interessati».

Sull’argomento poi è intervenuta anche la consigliera Stefania Giannico di «Castellaneta Domani», riferendo di aver trasmesso una nota al prefetto di Taranto e ai Servizi sociali per chiedere un intervento urgente sulle ordinanze di sgombero: «Ho chiesto il differimento degli sgomberi, un tavolo tecnico in prefettura, la presa in carico immediata dei nuclei familiari coinvolti e un contributo economico per aiutare queste famiglie a ripartire» ha riferito Giannico. «Quel finanziamento per la riqualificazione del residence San Giovanni esiste da anni – ha aggiunto - perciò scaricare la propria inefficienza sulle famiglie è esattamente un disastro. Non si tratta di “difendere gli abusivi”, ma di difendere un’idea di umanità e di giustizia sociale che dovrebbe essere la base di chi governa una città. Come può un’amministrazione che si definisce di sinistra e che parla ogni giorno di diritti, inclusione e fragilità notificare sgomberi senza alcuna reale istruttoria sociale, senza alternative, senza un percorso di accompagnamento?».

Una bella gatta da pelare, insomma, piombata a pochi giorni dall'Immacolata sui tavoli della politica. Per l'assessore comunale ai Servizi sociali Edo Sanarico si tratterebbe però di mera strumentalizzazione: «È davvero ridicolo che chi oggi ci spiega come si debba amministrare ha avuto 10 anni per farlo e l'ha fatto in maniera disastrosa. 

Noi - ha aggiunto l'assessore - non abbiamo mai girato le spalle a chi vive una condizione di fragilità, in questi tre anni, e non lo faremo certo oggi». 

Il Comune, quindi, tenderà la mano alle famiglie destinatarie dell'ordinanza di sgombero. In che modo lo scopriremo probabilmente nei prossimi giorni.

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