
Figura anche il castellanetano Giancarlo Lospinuso, sessantatreenne residente a Taranto, tra i maestri del lavoro insigniti dal presidente della Repubblica, su proposta del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, della "stella al merito del lavoro".
La cerimonia, andata in scena lo scorso 1 maggio nel teatro Petruzzelli di Bari alla presenza del governatore Michele Emiliano, del sindaco Antonio Decaro e del prefetto di Bari Francesco Russo, ha coinvolto tra i tanti anche 6 professionisti tarantini che nel corso della loro carriera sono stati segnalati per singolari meriti.
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Giancarlo Lospinuso, dipendente di Rete Ferroviaria Italiana Spa del gruppo Ferrovie dello Stato, è originario di Castellaneta. Come detto vive a Bari e attualmente è il responsabile della pianificazione e sicurezza degli impianti della circolazione sull'area Bari-Ancona. Ha ricevuto il prestigioso riconoscimento dalle mani del presidente Emiliano.
«Sin dal primo giorno, nel lontano 1986, ho improntato la mia carriera sulla correttezza dei rapporti, sulla lealtà, sull’onestà, sul rispetto reciproco ma anche sulla fiducia, sul coinvolgimento dei propri collaboratori, sulla condivisione degli obiettivi» ha riferito il maestro del lavoro Lospinuso.
«Negli anni - ha aggiunto - ho svolto varie mansioni e ho raggiunto importanti obiettivi in ambito lavorativo. Mi è stato possibile farlo grazie all’impegno costante, alla determinazione, alla passione per il lavoro, che non sono mai venuti meno neanche quando, una grave tragedia familiare accaduta nel 2012, avrebbe potuto, in un solo attimo, annientare la mia esistenza fisica e professionale, mandando in frantumi sogni, speranze, aspettative.
Da quella esperienza, invece, ho trovato la forza di ripartire con una determinazione ancora maggiore, consentendomi di vincere quella che considero, in assoluto, la sfida più difficile che ho dovuto affrontare nella vita: la perdita di un figlio.
Essere stato insignito di questo prestigioso riconoscimento mi riempie di grande gioia ed orgoglio. Sono consapevole del fatto che il prossimo passo deve necessariamente essere quello di riuscire in maniera efficace nel difficile compito di “donare” ad altri tutta l’esperienza, la competenza, la professionalità sin qui acquisita, sia dal punto di vista professionale che umano, affinché le giovani generazioni di lavoratori possano avere dei riferimenti chiari e precisi che consentano loro di continuare a svolgere le varie attività al meglio».
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